sabato 14 marzo 2009

Phlash & Friends - Deep Electronic Sounds (Archive)



Phil Asher è quello che si dice una leggenda, colonna dell'house inglese venerato anche in circoli broken-beat per la scena West London di cui è stato alfiere, un soulboy londinese con le stimmate.
Come succede per gli artisti in missione, la maturità che Asher sta vivendo negli ultimi anni non è semplice conferma formale ma decisa e tangibile crescita espressiva.
A dimostrarlo oltre i tanti singoli e remix questo suo nuovo album pubblicato per la meritoria Di Più/Archive di Enrico "Volcov" Crivellaro, un disco rigoglioso, sfaccettato, ricco di soul.
L'iniziale title-track è come una sigla di apertura, carnoso groove old-skool, congas, venature elettroniche, titolo ripetuto in low.
Do It Up squarcia l'orizzonte, un numero deep di una bellezza siderale, ricami ambientali, stacchi armonici, ritmica puntuale e le rifiniture vocali di Om' Mas.
Exaltation era già riuscita come retro di Runnin' ed è quello splendore di violini disco zingari e febbrili rapimenti vocali.
Look At What We've Done è la prima canzone, e i suoi serenti toni che fissano presto in una mantra soul desolato ("look at what we've done/world is no more fun") sembrano l'icona del Paradise Garage ferita ma ancora tremendamente salvifica.
Minefield è un ruggito a sondare fasi deep-dubby e rigonfiamenti techno-soul.
Minotaur ha uno spoken di Rich Medina ed e' un affondo percussivo con portamento jazz piantato lì nel percorso sonoro.
Jungle Orchidz la cantata Alma Horton, impertubabile tra schematici samba beats.
E poi c'è Runnin', già singolo, una delle più belle canzoni intercettate di recente, pigri house beats, electro-funk basseria jazzy post-Azimuth, Shea Soul che apre un inciso profumato e sensuale con Londra impressa a fuoco.
Shea canta anche la più ombrosa Time, e Zansika chiude con Think about It, in una casca finale di note blu.
E pezzi così spendidi sono mandati in orbita da una produzione e da una pasta sonora che superano l'eccellenza, garantiti anche dal mixaggio di Toni Economides, uno degli elementi dei Restless Soul, combo che ruota da sempre attorno a Phil Asher.

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