mercoledì 14 ottobre 2009


In un momento storico mondiale in cui le case discografiche cessano di esistere, nasce in Italia la Summer Dawn, una nuova label creata all’interno di quel vivaio musicale che porta il nome di Edizioni Ishtar, da 19 anni responsabile del lancio e del successo in tutto il mondo di artisti come Nicola Conte, , The Dining Rooms, Gerardo Frisina, Toco, Mario Biondi, Rosalia De Souza, Madreblu e S-Tone Inc tra gli altri. La Summer Dawn esplorerà il territorio indie, proponendosi come alternativa al sound jazz già molto apprezzato della Schema.Il primo lavoro che la label pubblicherà in tutto il territorio europeo, giapponese ed americano, sarà “Score”, il debutto discografico dei RAah Project, talentuosi artisti australiani con una grande passione per l’hip hop, le colonne sonore e la musica orchestrale. Nato dall’idea di Ryan Ritchie e Tamil Rogeon, The Raah Project si proietta sin da subito come l’alternativa d’oltreoceano più credibile al sound europeo dei Cinematic Orchestra o della Matthew Herbert Big Band. “Score” , registrato con il supporto di una sezione di archi di diciassette elementi, e messo in scena dall’Australian Show Big Band, rappresenta un lavoro coerente ed innovativo, all’interno del quale l’humus è la musica classica e le colonne sonore, ma il mood globale è quello di un elegante mix di orchestrazioni per big band, semplici melodie pop, misurati contributi di musica elettronica, ritmiche hip-hop, sensibilità soul ed una capacità compositiva, e vocale, sorprendente.La seconda uscita, prevista per i primi mesi del 2010, è il debutto dei Sem’Bro, nuovo progetto artistico di Stefano Ghittoni e Cesare Malfatti. Noti al pubblico per le produzioni dei Dining Rooms e singolarmente come Dj e remixer (Stefano Ghittoni) e come componente dei LaCrus (Cesare Malfatti), hanno deciso di convogliare su Summer Dawn nuove esperienze personali e professionali. Organico a questo nuovo progetto è anche Dodo Nkishi, cantante e batterista dei Mouse on Mars. Sem'bro si muove nei territori del folk e del soul con una visione personale, minimale e melodica. Echi musicali di Leonard Cohen, Nick Drake e Talk Talk, e liriche vicino alla poetica di Pier Paolo Pasolini, Dino Buzzati, Alberto Moravia e Jean Paul Sartre. Al disco, mixato da Marco Tagliola, già al fianco di John Parish, Marc Ribot e Vinicio Capossela, ha partecipato anche Davide Rossi, arrangiatore per Goldfrapp, Verve, Royskopp e nell’ultimo disco dei Coldplay.Il terzo progetto attualmente previsto è l’album ufficiale della band italiana Hana-B. L’avventura di Fabrizio Vitale (voce e chitarra), Alessandro Ciani (chitarra), Francesco Menegat (basso), Valerio Morrone (batteria) e Federico Ciani (piano e tastiere), inizia nel 2002 quando un gruppetto di studenti decide di produrre la propria musica. Il nome Hana-B deriva dalla comune passione per l’omonimo e straordinario film del regista giapponese Takeshi Kitano. In questo capolavoro la band ritrova la stessa espressività poetica che risalta dalla loro musica: lo contrapposizione tra armonia e rabbia, tra dolcezza e violenza, tutto in un unico respiro.Agli inizi del 2008 la band decide di registrare il nuovo materiale allo studio Dairy di Londra con il produttore James Loughrey (Hope of the State, My Vitriol, Razorlight, Dave Gahan, Page & Plant, Queen) coadiuvato dal produttore e violinista italiano Davide Rossi (The Verve, Goldfrapp, Siouxie Sioux, Royksopp, Fripp), conosciuto anche per aver curato gli archi nell’album dei Coldplay “Viva la Vida”, premiato con tre Grammy.Questa collaborazione ha regalato una nuova dinamica al sound degli Hana-B e il team si è trovato finalmente pronto per la registrazione del loro primo album cantato in inglese. La produzione inizia così nel 2009 a Londra prima all’Olympic Studio e poi al Britannia Row Studio, e prosegue al Cutting Room Studio di New York sotto la direzione di James Loughrey. La masterizzazione è stata invece affidata a Greg Calbi dello Sterling Sound (Interpol, Blonde Redhead, Bruce Springsteen, Sonic Youth, MGMT etc).In contemporanea al lancio della Summer Dawn, Edizioni Ishtar allargherà ulteriormente il proprio raggio d’azione, con l’intenzione di creare una “fabbrica di suoni”, all’interno di un nuovissimo studio di registrazione, già in fase di progettazione, che si prefiggerà di diventare base logistica di tutte le produzioni Ishtar allargando i propri orizzonti sonori con la collaborazione di emergenti produttori nazionali ed internazionali. Studio di registrazione, label e distribuzione daranno quindi la possibilità di offrire un servizio “all in-house” alla scena musicale del nostro paese, rivolgendo lo sguardo verso il mercato internazionale e dando chiaramente un supporto privilegiato ai nuovi artisti.link: www.myspace.com/summerdawnrecordings